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La Lòda di Mariagrazia: un luogo dove coltivar cultura

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A Pieve di Cadore è nato da alcuni mesi un piccolo e prezioso spazio culturale denominato “Lòda”, situato nell’ampio ingresso del palazzo quattrocentesco di proprietà della famiglia di Igino Genova, sede dal 1920 della tipografia “Tiziano”, un tempo gestita dai fratelli Genova, Giuseppe, Luigi (padre di Igino) e Cristoforo. Al pianoterra c’è un fornitissimo negozio di cartolibreria, che ha sempre rappresentato una attività complementare alla tipografia, trasferitasi da un ventennio nella nuova struttura di Perarolo.

I coniugi Igino e Mariagrazia (Bambi) avevano da tempo pensato di offrire agli abitanti del capoluogo cadorino un luogo di ritrovo, valorizzando studiosi ed esperti con i quali, fra l’altro, poter mettere in rilievo e far meglio conoscere le straordinarie risorse naturalistiche, storiche ed artistiche del territorio. La compianta Bambi è scomparsa recentemente, ma la famiglia Genova ha perseguito con tenacia l’obiettivo, ponendo mano innanzitutto ad un competente e raffinato restauro del locale, realizzato dall’architetto Renato Migotti con l’intervento dell’impresa di Enrico Cian.

Lòda significa in ladino ingresso, ed è uno spazio in cui si accoglie l’ospite, dandogli il benvenuto e mettendolo a proprio agio. La sala oggi mantiene questa primaria finalità e l’ospite è chiunque abbia interesse alle iniziative proposte, che vengono accuratamente vagliate da Lisa Piovesan, nuora di Igino e sposa del primogenito Luigi. La Lòda è impreziosita da una attrezzatura informatica di primissimo livello, con una intera parete predisposta per proiezione di documentari, film, immagini ed altro. Acustica perfetta e una trentina di posti, con comode seggiole colorate che si incastonano con gusto nello stile architettonico rinascimentale.

L’inaugurazione è avvenuta il primo dicembre dello scorso inverno, con l’“Abecedario cadorino, A come Antelao, viaggio con la fantasia intorno al monte Antelao”. Si è iniziato dalla lettera A, per avviare con ordine alfabetico una estrosa rassegna di elementi paesaggistici e non solo, in grado di rievocare il territorio. Ha fatto seguito al primo incontro, il 2 febbraio, una serata di proiezioni di foto originali, curata da Alessandra Masi che ha riprodotto alcuni intensi e suggestivi momenti dei propri viaggi, realizzati anche in Himalaya e in Patagonia. A ricordo di Francesco Meregalli, persona amante della poesia ed inserito in vari contesti di volontariato e servizio a favore del paese, il 28 febbraio si è tenuto il recital “Dialetto vivo, poesie del Cadore, Comelico e Fodom” con la partecipazione di Paola Bianchi, Norma Casanova, Antonietta Crepaz, Federica De Lotto, Giovanna Deppi, Fides De Rigo Cromaro e Maria Marinello. Alla chitarra Francesco Filipelli. Con tre appuntamenti, il 14 marzo, il 25 aprile e il 19 maggio Nicola Amadi di Borca, secondo ufficiale di coperta della Marina mercantile italiana, ha presentato in forma multimediale il testo “Un corsaro di nome maltese”. Il 23 maggio sono stati proiettati i filmati “L’oro della Val Talagona” e “Talagona l’ultima valle” con la partecipazione di Giovanna Deppi, Luigina Malvestio e Lucia Ruffato. Le proiezioni sono state precedute da una riflessione sullo sfruttamento idroelettrico che riguarda la provincia di Belluno.

Con l’inizio della stagione estiva, che prevede in tutta la vallata dolomitica un intensificarsi delle iniziative, il 12 luglio Lara Fiori e Sara Casal hanno interpretato il “Monologo epistolare di un amore”, dando voce al grande genio Mozart che scriveva non solo pentagrammi musicali ma anche lettere d’amore alla moglie Constanze. Il 18 luglio sono intervenuti AnnachiaraBelli e Andrea Da Cortà con un concerto di chitarra, mandola, armonica a bocca, armonica diatonica, dulcimer, clarinetto, banjo, scacciapensieri, violino e voce, in occasione della presentazione del primo cd del duo “Na fuoia” formato dai due artisti cadorini. Il 22 luglio Stefano Vietina ha presentato il suo testo “Il ricordo e l’emozione” a trenta anni dalle prime vacanze di papa Giovanni Paolo II a Lorenzago.

Le attività via via programmate sono rinvenibili nella rete web, alla pagina facebook tipografiatiziano.

di Maria Giacin

 

Articolo tratto da IL CADORE n.9-2018


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